Il fotografo Fabio Bacci nei suoi Bye presenta una rielaborazione grafica di ritratti eseguita con pennelli digitali. Foto in bianco e nero che diventano esplosione di colori e racconti di vite passate.

Bruno Ganz

I Bye sono epitaffi visivi di uomini e donne, che una volta scomparsi sono cristallizzati in un racconto pop nato dalla interiorizzazione della loro storia. Ogni opera nasce dopo un’attenta lettura, ascolto, scoperta delle loro opere e delle loro azioni. Frammenti di vita che hanno caratterizzato ogni persona ritratta.

Franca Rame

Un lavoro che si ispira a Schifano e alle sue tele computerizzate, ma anche agli esperimenti di Andy Warhol con l’Amiga 1000. Spoon River non è più il piccolo paese raccontato in versi da Edgar Lee Master, dove tutti si conoscono e il ricordo e la memoria sono parte della cultura collettiva, necessaria per la sopravvivenza del paese stesso. Oggi Spoon River è il mondo intero, che diventa piccolo grazie a internet e alle nuove tecnologie, e i suoi abitanti risiedono in continenti e paesi lontanissimi tra loro.

Rober Ryman

I Bye, dedicati a persone famose e non, conosciute per diverse vie, ma sempre tramite lo spazio dilatato del web, raccontano le vite di coloro che grazie alla globalizzazione non sono più sconosciuti o noti a pochi. La scelta non è guidata dal giudizio sulle persone, ma dalla curiosità che suscitano le loro vite, nel bene e nel male.

Le elaborazioni grafiche di Bacci, che dal 2013 ad oggi hanno ricreato un ideale paese globale popolato da decine e decine di persone di cui queste in mostra sono solo un esempio, nascono dalla curiosità di scoprire questi personaggi che in tempi passati sarebbero stati inaccessibili e vogliono essere stimoli per una futura conoscenza, viva e aperta alla molteplicità che il mondo offre.

Dixie Evans

“L’immortalità non è un dono, l’immortalità è una conquista; e solo coloro che lottano strenuamente la possederanno”. Antologia di Spoon River, Edgar Lee Master